Vini di origine controllata e Cantine Locali

Ultima modifica 13 maggio 2020

 

CANTINA VINICOLA DEL BARONE

CANTINA VINICOLA I FAVATI

LE MASSERIE DEL NONNO

 

FIANO DI AVELLINO
Denominazione di Origine Controllata e Garantita con - Decreto Ministeriale del 18/07/2003.

È un prodotto di punta dell'intera enologia italiana. Si ottiene dal vitigno omonimo, conosciuto presso i latini con il nome di Vitis Apiana, che deriva da ape, in quanto le api sono particolarmente attratte dalla soave dolcezza di quest'uva.
Vino dalle caratteristiche aromatiche definite e inconfondibili, con sentori di nocciole tostate. E' uno dei pochi vini bianchi italiani meritevoli di invecchiamento.
La zona di produzione comprende 26 comuni, localizzati nel cuore della provincia di Avellino, tutti vocati alla coltivazione della vite.
Il vitigno appare perfettamente armonizzato con l'ambiente di coltivazione; nella zona, infatti, le uve raggiungono una graduale e completa maturazione nell'epoca più propizia per il vitigno, conferendo al vino gusto e profumi intensi e delicati. La produzione massima in uva non deve eccedere i 100 qli per ettaro. Non è ammessa nella coltivazione nessuna pratica di forzatura.
A testimonianza dell'eccellenza qualitativa del prodotto è vicino il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata e Garantita.

Colore: giallo paglierino più o meno intenso;
Odore: intenso, gradevole, caratteristico;
Sapore: secco, armonico;
Vitigni: Fiano(min. 85 %),Greco,Coda di volpe bianca e/o Trebbiano T.(max 15 %);
Gradazione alcolica min.: 11,5 %
Produzione max: 100 qli/Ha;

Alleanze tra vino e pietanze: Antipasti raffinati a base caviale, ostriche e frutti di mare pregiati (fasolari, taratufi, vongole e cannolicchi), carpacci di pesci fresco, zuppe di pesce in bianco; perfetto come aperitivo; garantisce alleanza di speciale eleganza con aragosta alla vivegnetta, e con mozzarella di bufala campana; se invecchiato ottimo con formaggi caprini e a pasta semidura non stagionati.
 

VINO IRPINIA
Indicazione Geografica Tipica - Data: 22 novembre 1995

CARATTERISTICHE GENERALI
Bianco: nelle tipologie frizzante, amabile e passito.
Rosso: frizzante, amabile, liquoroso, passito e novello.
Rosato: frizzante e amabile.

Le uve devono essere quelle raccomandate o autorizzate in provincia di Avellino. L'indicazione con specificazione di aglianico, asprinio, coda di volpe, falangina, fiano, greco, piedirosso e sciascinoso è riservata ai vini realizzati almeno con l'85% dei vitigni corrispondenti. È consentito l'uso di uve ricavate da vitigni a bacca di colore analogo purché autorizzati per la provincia di Avellino fino a un massimo del 15%.

Resa max per ettaro: 13 tonnellate per i vini a indicazione geografica tipica Irpinia bianco, rosso e rosato, 12 per quelli con la specificazione del vitigno. La resa max dell'uva in vino finito, comunque, non deve superare il 75% per tutti i tipi, tranne se passito (50%)

Titolo alcolometrico minimo: 9,5% per i banchi; 10% per i rossi e i rosati; 12% per i liquorosi. Nel caso di annata sfavorevole tali valori si possono ridurre dello 0,5%. All'atto dell'immissione al consumo, invece, occorre rispettare i seguenti parametri: 10% (bianco); 10,5% (rosso e rosato); 11% novello; 16% liquoroso.


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